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Signor Schaub, che cos’è la Federazione dei funzionari delle polizie comunali zurighesi (PBV KomPol Zürich) e che interessi rappresenta?

La PBV KomPol Zürich è una sezione della Federazione svizzera dei Funzionari di Polizia (FSFP) a cui aderiscono circa 300 agenti di polizia dei corpi di polizia comunale del Cantone di Zurigo. Verso l’esterno fungiamo da interlocutore di gruppi politici, autorità e organizzazioni e ci battiamo per ottenere condizioni di lavoro buone ed eque per i nostri aderenti, ad esempio nel settore assicurativo. 

Che tipo di collaborazione avete con CAP?

Innanzitutto la FSFP offre una soluzione di protezionegiuridica professionale su misura che tutela gli agenti di polizia nella loro professione da oltre 25 anni. In secondo luogo, noi della PBV KomPol Zürich insieme a CAP offriamo una protezione giuridica privata e per la circolazione che assiste i nostri aderenti e tutte le persone che vivono nella stessa economia domestica in caso di questioni legali. Con CAP abbiamo al nostro fianco un partner molto esperto e affidabile e i nostri aderenti apprezzano la praticità e l’alta qualità del servizio.

Cosa fa la polizia comunale?

La polizia comunale garantisce la sicurezza nelle città e nei comuni. Siamo responsabili dell’intero servizio di polizia di base, in materia ad esempio di traffico, taccheggio, violenza domestica e stupefacenti. Inoltre collaboriamo a stretto contatto con la polizia cantonale, ad esempio per rintracciare i ricercati. Svolgiamo anche un’intensa attività di prevenzione ed educazione, ad esempio nelle scuole.

Com’è cambiato il lavoro negli ultimi anni?

In termini generali, vediamo che negli ultimi anni la criminalità si è spostata sempre più verso gli agglomerati urbani. Questo rende ancora più importante il lavoro della polizia comunale, perché la sicurezza nasce soprattutto dalla presenza della polizia sul territorio. Sono finiti i tempi del poliziotto di paese che manteneva l’ordine da solo. Negli ultimi anni, inoltre, abbiamo notato che i criminali stanno diventando sempre più astuti nell’uso delle moderne tecnologie e che sempre più crimini avvengono su Internet. Quindi anche noi dobbiamo essere sempre aggiornatissimi. Per questo è importante che disponiamo di attrezzature efficaci e moderne e teniamo il passo con la controparte criminale. Inoltre, la violenza e le minacce contro gli agenti sono in aumento. Anche in questo caso ci aiuta la soluzione di CAP della nostra federazione.

Cosa ci vuole per essere un buon poliziotto o una buona poliziotta?

Ci vogliono molte cose! Naturalmente un buon poliziotto o una buona poliziotta deve avere spiccate competenze sociali e amare il lavoro a contatto con le persone. Inoltre occorre una grande flessibilità e resilienza emotiva, anche a causa degli orari di lavoro particolari. Gli agenti di polizia devono essere in grado di analizzare e comprendere rapidamente le situazioni più complesse: questo richiede lavoro di squadra, forma fisica e un certo talento organizzativo in ogni momento della giornata. Infine, i nostri colleghi devono essere sempre aperti alle novità e disponibili per una formazione continua.

Com’è organizzata la sua tipica giornata di lavoro? Da presidente della PBV KomPol Zürich svolge ancora servizio sulla strada?

Sì, ma meno frequentemente di prima. Mi occupo principalmente del servizio di intervento. All’inizio di ogni turno occorre capire quali casi sono in corso nell’area di responsabilità e prenderli in carico. Inoltre, mi viene spesso richiesto un supporto nel servizio d’ufficio, ad esempio per contribuire alla stesura dei rapporti o al lavoro investigativo. Mi occupo anche delle domande di protezione giuridica professionale e privata, che possono richiedere molto tempo a seconda dell’importanza del caso. In definitiva, però, il mio lavoro è sempre incentrato sulle persone, a prescindere che si tratti di fare sensibilizzazione, del servizio di intervento o di questioni assicurative.